Prima di co-fondare la società, Steve
Wozniak era un semplice hacker,
che nel 1975
iniziò a tenere conferenze al Homebrew Computer Club, ispirato dagli
avvenimenti del tempo.
All'epoca, gli unici processori disponibili erano
l'Intel
8080, che costava ben 179$, e il Motorola 6800 (170$). Wozniak decise di utilizzare il 6800, ma
entrambi erano fuori dal suo budget. Perciò, in attesa del giorno in cui
avrebbe potuto permettersi una CPU,
cominciò ad osservare, ad imparare e a progettare i suoi computer sulla carta.
Quando la MOS
Technologies rilasciò il suo chip 6502 nel 1976
al modico prezzo di 25$, Wozniak iniziò immediatamente a scrivere una versione
del linguaggio di programmazione BASIC
per il nuovo processore. Una volta completata, cominciò a progettare un
computer sul quale farlo girare. Il chip 6502 era stato progettato dallo stesso
team che aveva progettato il 6800, cosa più che comprensibile, dal momento che
molti impiegati nella Silicon Valley lasciavano le loro società per
formarne di nuove. Il vecchio progetto del computer di Wozniak basato sul 6800
aveva solo bisogno di alcune piccole modifiche per poter utilizzare il nuovo
processore.
Una volta completata la macchina, Wozniak prese
subito a parlarne durante le sue conferenze al Homebrew Computer Club, dove mostrò per la
prima volta il suo sistema. Fu lì che incontrò il suo vecchio amico Steve
Jobs, enormemente interessato alla futura applicazione commerciale di
queste piccole macchine "da hobby".
Steve Jobs e Steve
Wozniak ("i due Steve") erano amici da molto tempo, Jobs
riuscì a convincere Wozniak a assemblare la macchina che aveva progettato e a
venderla con lui. Jobs prese contatti con il proprietario di un negozio di
computer della zona, The Byte Shop e gli presentò la macchina. Il proprietario
era interessato alla macchina e si impegnò a comprare 50 esemplari del computer
pagandoli 500$ l'uno, ma non intendeva venderli in scatola di montaggio, li
voleva tutti montati. Quindi per non perdere il contratto Jobs e Wozniak
dovevano assemblare tutti i computer senza però disporre né di una fabbrica né
dei soldi necessari per impiantarla.
La macchina era dotata di un paio di
caratteristiche interessanti, la prima era quella di poter essere collegata alla
televisione. Visto che molti computer dell'epoca non prevedevano nemmeno un
dispositivo video quella era un innovazione notevole. Purtroppo il video era
molto lento, soltanto 60 caratteri per secondo. La macchina si chiamava Apple
I e includeva delle ROM da dove caricava il codice all'accensione,
questo rendeva molto semplice l'accensione della macchina. Spinto
dall'insistenza di Paul Terrell, Wozniak progettò anche un modulo per
interfacciare il computer a un lettore a cassette per caricare e salvare i
programmi. Il lettore era molto rapido (per l'epoca): leggeva e scriveva 1200
bps. Il pregio dell'Apple I era la semplicità, era un computer discretamente
potente ma Wozniak era riuscito a progettarlo utilizzando pochi componenti
(rispetto ai computer concorrenti) quindi era relativamente economico. La
capacità di Wozniak di semplificare un circuito elettronico per ridurne i costi
è leggendaria e buona parte di questa leggenda la si deve al progetto dell'Apple
I e Apple II.
Dopo essersi associati con un altro amico, Ronald
Wayne, i tre iniziarono a costruire le macchine. Per trovare i soldi
per acquistare i pezzi usarono qualsiasi mezzo (compreso vendere la calcolatrice
scientifica HP di Wozniack e il furgoncino VolksWagen di Jobs) e sequestrarono
il garage alla famiglia di Steve
Jobs dove assemblarono i computer. In giugno riuscirono a consegnare
i computer che vennero regolarmente pagati. È singolare notare che i computer
vennero forniti senza case. Chi acquistava il computer poi doveva provvedere in
proprio alla realizzazione del case, infatti vi sono fotografie dell'epoca che
mostrano l'Apple I contenuto in una scatola di legno. Alla fine vennero
costruiti 200 Apple I.
Intanto Wozniak stava già pensando al dopo Apple
I. Molte delle scelte progettuali del primo computer erano dovute alle
limitazioni economiche che Wozniak dovette affrontate durante lo sviluppo del
prototipo. Ma ora dopo il pagamento dei computer Wozniak aveva molti soldi a
disposizione e iniziò a progettare l'Apple
II che sarebbe stato un radicale miglioramento del predecessore. Lo
presentò al pubblico nell'Aprile
del 1977
durante il primo West Coast Computer Faire.
Una delle differenze fondamentali era il circuito
TV che era stato totalmente ridisegnato, ora visualizzava i dati contenuti nella
memoria del computer e non stringhe di testo inviategli dal processore.
L'Apple
II era in grado di visualizzare anche grafica, non solo semplice
testo, ed era in grado di utilizzare anche dei colori. Jobs insistette per la
realizzazione del case e di una tastiera migliori dell'Apple I. La idea di Jobs
era che il computer una volta tirato fuori dalla scatola dovesse essere pronto e
funzionante subito, senza attese o parti da montare. Questo computer era
effettivamente un grande miglioramento rispetto al computer venduto a the Byte
Shop, ma il computer non era ancora completo e bisognava anche scrivere il BASIC per consentire agli
utenti di programmare il computer.
La progettazione della macchina si stava
rivelando molto più costosa del previsto e iniziavano a mancare i soldi. Jobs
chiese a Wayne di impegnarsi economicamente ma Wayne scottato da un fallimento
avvenuto quattro anni prima si rifiutò e decise di uscire dall'azienda. Jobs
contattò "Mike" Markkula che credendo nel progetto investì
$250,000, e i tre fondarono Apple Computer il 1
Aprile, 1977.
Con dei soldi in cassa e un nuovo case in mano,
l'Apple II venne presentato nel 1976 e con la sua presentazione generalmente si
ritiene sia nata l'era del personal computer. Milioni di computer vennero
venduti negli anni 80. Quando Apple si quotò in borsa generò più ricchezza di
quanta ne avesse generata l'IPO della Ford nel 1956 e creò il maggior numero di
milionari per compagnia che la storia ricordi.
Vennero prodotti molti modelli della famiglia Apple
II, inclusi gli Apple
IIe e Apple
IIgs, che venivano ancora utilizzati da molte scuole non aggiornate
verso la fine degli anni 90.
Dopo il fallimento del Macintosh Portable avvenuto nel 1989, venne presentato un
nuovo portatile chiamato PowerBook nel 1990. Fu il primo a essere
progettato con l'aiuto della Sony
e stabilì lo standard per tutti i futuri portatili che lo seguirono:
introduceva lo schermo posto verticalmente e collegato tramite una cerniera alla
tastiera posta orizzontalmente, la trackball e altre innovazioni. Veniva venduto con il Mac
OS, il ProDOS
o A/UX,
a scelta dell'utente. Sopportava le reti AppleTalk ed era incluso QuickTime
che forniva un supporto multimediale. Nel 1994 Apple rivoluziona i
Macintosh adottando come processore il PowerPC.
Questo processore era sensibilmente diverso rispetto ai precedenti processori
della famiglia 68000,
difatti Apple dovette sviluppare uno strato di emulazione per i programmi
sviluppati prima del PowerPC.
Dopo una lotta di potere interna alla società
col nuovo CEO John Sculley, Jobs decide di abbandonare la società nel 1985 e fondare una nuova
compagnia, la NeXT Computer. Inizialmente l'azienda sembrava molto
promettente, ma in seguito i suoi computer non riuscirono a vendere e quindi la
società si avviò verso il fallimento. Verso la metà degli anni
Novanta, Apple si trovava in crisi di vendite e di idee. Jobs riuscì
a convincere il consiglio di amministrazione di Apple ad acquistare la NeXT Computer e ad
utilizzare NEXTSTEP
(il sistema operativo sviluppato da NeXT) come base per le future versioni del
sistema operativo Mac OS. Jobs divenne il nuovo CEO e promosse lo sviluppo della
iMac.
Questo modello riuscì a vendere talmente bene da salvare Apple dalla crisi
finanziaria e a finanziare lo sviluppo dei computer futuri.
Molti dei prodotti recenti includono la
tecnologia AirPort.
Questa tecnologia serve per costruire reti senza fili. Vengono anche presentati
i processori PowerPC G4 e l'iBook.
Nel 2002
viene presentato il nuovo iMac
G4, dotato di una base semisferica collegata ad uno schermo TFT
tramite un braccio metallico orientabile. Questo modello è stato dismesso
nell'estate del 2004. Il nuovo modello l'iMac
G5, basato sul PowerPC
G5, è stato presentato il 31 agosto 2004.
Questo modello racchiude l'intera logica del computer nello schermo TFT. Il
nuovo iMac è uno dei computer più silenziosi e sottili che esistano sul
mercato.
Nel 2001, Apple presenta Mac
OS X, il sistema operativo basato su NeXTStep. Questo sistema coniuga
la sicurezza e stabilità di un sistema Unix
con la semplicità e eleganza tipica dei prodotti Apple. È rivolto sia ai
professionisti che agli utenti comuni, a differenza del precedente Mac
OS X Server 1.0, che aveva ancora un'interfaccia grafica piuttosto
simile a quella di NextSTEP, poco adatta agli utenti comuni e poco in sintonia
con la precedente interfaccia Apple, detta "Apple Platinum". Con
l'introduzione di Mac
OS X 10.0, Apple presenta anche l'Ambiente Classic, un programma che
consente di emulare il precedente ambiente sul nuovo Mac OS X, per preservare la
compatibilità con le vecchie applicazioni. Esso deriva da quello che in Mac
OS X Server 1.0 e nella Beta pubblica di Mac OS X veniva chiamato BlueBox, in contrapposizione alla
YellowBox, l'ambiente nativo del nuovo sistema operativo e, dicono i rumors,
alla RedBox, un emulatore delle API (Application Programming Interface) Di Microsoft Windows, simile, nel concetto al
progetto WINE.
La Blue Box, a differenza dell"Ambiente Classic, emulava l'intero sistema
operativo Mac OS 8.6 (o, in seguito, Mac OS 9), su uno schermo separato (o
virtuale). Apple rilascia anche le librerie Carbon per consentire agli
sviluppatori di portare in modo rapido i vecchi programmi sul nuovo sistema
operativo.
I computer Apple come i PowerBook e gli iMac
compaiono spesso nei film per via del loro design. Occasionalmente capita
addirittura di vedere gli eroi utilizzare i computer Apple mentre i
"cattivi" utilizzano IBM-compatibili. Un esempio per tutti lo si può
avere guardando il film Mission: Impossible.
Oltre che nel settore dei computer, Apple si è
mossa anche nel settore delle periferiche. Uno degli sviluppi più interessanti
lo si è avuto nel settore dei PDA.
Apple nel 1993
rilascia il Newton un prodotto interessante ma troppo in
anticipo per i suoi tempi e quindi con scarso successo commerciale. Nel 1990 era iniziata la corsa
inarrestabile di Windows e Apple si era vista ridurre le quote di mercato, che
erano passate dal 20% dell'inizio degli anni 90 al 5% della fine del decennio.
La compagnia ha dovuto affrontare anche una crisi finanziaria che ha avuto il
suo epilogo quando il 6 Agosto 1996
Jobs annunciò che Microsoft aveva comprato 150 milioni di azioni (senza diritto
di voto) di Apple. L'acquisto delle azioni era stato subordinato ad un accordo
che prevedeva l'installazione di Microsoft Internet Explorer su tutti i
computer prodotti da Apple. Microsoft sostenne la società annunciando anche che
avrebbe continuato lo sviluppo della suite Office per Macintosh. La crisi
finanziaria venne successivamente superata e le azioni in mano Microsoft vennero
ricomprate, anche se la quota di mercato continua ad assottigliarsi e nel 2004
ha raggiunto il 3%.
Nel maggio del 2001, dopo molte
speculazioni, Apple annuncia l'apertura di una linea di propri negozi
localizzati nelle maggiori catene di informatica statunitensi. I negozi vengono
creati con due obiettivi fondamentali: evitare un ulteriore riduzione della
quota di mercato e fare una seria concorrenza ai prodotti di terze parti, che
riducevano i guadagni derivanti dagli accessori. Inizialmente gli Apple Store
sono stati aperti negli USA
ma ultimamente ne sono stati aperti due in Giappone
e uno nel Regno
Unito a Londra.
Nell'ottobre del 2001 Apple presenta l'iPod,
un lettore di musica digitale portatile. Essendo basato su un mini Hard
Disk, l'iPod è dotato di un elevata capacità di memorizzazione. Il
primo modello è in grado di contenere fino a 5 GByte di canzoni. Apple realizza
varie revisioni dell'iPod, che lo rendono più piccolo e più leggero. Diventa
compatibile anche con Windows e tra i formati sopportati viene inserito anche l'AAC. La capacità viene
innalzata fino a 60 GByte e vengono creati migliaia di accessori destinati a
svariati usi, tra cui il collegamento allo stereo di casa o all'autoradio delle
automobili.
Apple rivoluziona l'industria musicale con un
accordo con le cinque maggiori case discografiche. Questo accordo consente ad
Apple di vendere musica attraverso un negozio su Internet. Il negozio si chiama iTunes Music Store e consente di acquistare una
canzone per 99 centesimi di dollaro e un intero album per 9.99 dollari. La
musica acquistata viene scaricata dal sito e può essere suonata da un iPod, dal
computer o masterizzata su CD.
L'iTunes Music Store viene lanciato nel 2003: 2 milioni di canzoni
vengono acquistate in soli 16 giorni. È un risultato spettacolare, considerando
che solo gli utenti Macintosh americani potevano acquistare le canzoni.
Successivamente Apple lancia iTunes
per Windows, in modo da consentire anche agli utenti PC-Windows la possibilità
di accedere al negozio on-line. Apple progetta di aprire il negozio agli utenti
di tutto il mondo e nel 2004 rende il negozio accessibile anche agli utenti
candesi, inglesi, francesi, italiani, austriaci, belgi, finlandesi, greci,
lussemburghesi, dei Paesi Bassi, del Portogallo, tedeschi e spagnoli.
Nel gennaio
2004 Apple presenta una
versone ridotta dell'iPod
chiamata iPod
mini. È un successo travolgente, la domanda supera di molto le più
rosee previsioni ed Apple si trova in difficoltà perché non riesce a produrne
abbastanza da soddisfare il mercato.
Nel giugno
2004 Apple presenta iTunes
Music Store nel Regno Unito, in Francia, e in Germania. Una versione europea viene lanciata nell'Ottobre
dello stesso anno.
L'11
luglio 2004 Apple annuncia di aver
venduto la 100.000.000 canzone con iTunes Music Store. L'acquirente della
canzone vinse un PowerBook, un iPod
da 40 GByte e la possibilità di scaricare 10.000 dollari in canzoni dal sito.
Il 15
ottobre 2004 Apple annuncia la
vendita della canzone numero 150.000.000. Nonostante l'avvio di molti negozi di
musica on-line da parte dei concorrenti, Apple mantiene una quota di mercato
superiore al 70%. Viene anche presentato l'iPod Photo con tagli da 40 e 60 Gb,
che grazie ad un display a colori ed ad un accessorio riesce a immagazzinare e
visualizzare le foto scattate con una macchina digitale
In ottobre aggiunge il supporto alle altre
nazioni europee e il 2 novembre attiva lo store canadese.
Il 16
dicembre 2004 Apple annuncia di
avere venduto la 200.000.000 canzone con iTunes Music Store.
Nel gennaio del 2005 Apple presenta una
nuova versione ridotta dell'iPod
ancor più piccola dell'iPod mini, chiamata iPod
shuffle. Si tratta di un lettore di musica digitale con 512 MB o 1 GB
di memoria interna, senza disco rigido, che, ad un prezzo più ridotto, cerca di
conquistare l'ultima fascia di mercato di lettori di musica digitale ancora non
dominata dall'iPod. All'iPod Shuffle viene contestata la mancanza di un display.
Nello stesso periodo viene anche presentato il Mac Mini, originale computer
minimalista ed essenziale, con un prezzo di attacco di 499$. Il Mac Mini viene
venduto senza tastier, schermo o mouse. Notevole la silenziosità della
macchina, infatti a volte è possibile sentire solo l'hard disk in lettura. Al
Mini viene contestato il chip grafico ovvero l'ATI Radeon 9200 corredato di 32MB
di RAM, ritenuto obsoleto e poco potente, specialmente con l'uscita del nuovo OS
X Tiger che utilizza CoreImage.
Il 2 marzo 2005
viene venduta la canzone numero 300.000.000. Su iTunes Music Store vengono
acquistate una media di 1,5 milioni di canzoni al giorno. Nel giugno 2005 la
gamma iPod viene unificata e rimane l'iPod Photo con tagli da 20 e 60 GB, così
la gamma è composta dall'iPod Shuffle (512 MB e 1 GB), iPod Mini (schermo in
scala di grigio e tagli di 4 e 6 GB), ed infine l'iPod (schermo a colori e tagli
20 e 60 GB) con la variante nera e rossa dedicata al gruppo U2.
Il 6
giugno 2005 il CEO di Apple Steve
Jobs ha annunciato che l'azienda nel medio termine (2 anni) intende
abbandonare totalmente i processori PowerPC e utilizzare esclusivamente i processori x86 prodotti da Intel. La compatibilità
del software sarà ottenuta tramite la ricompilazione dei programmi e tramite
l'utilizzo di un emulatore software chiamato rosetta. Durante l'annuncio è stata anche
mostrata una versione funzionante del Mac
OS X 10.4 per processori Intel. Il CEO ha anche affermato che Apple
ha segretamente ricompilato tutte e cinque le versioni del Mac OS X (Progetto
Marklar) e che quindi dal punto di vista del sistema operativo il
passaggio ai processori Intel sarà un processo indolore. É stato confermato
che la scheda logica e il BIOS del computer Apple risulterà differente rispetto
a quello utilizzato comunemente sugli attuali IBM compatibili.
Il 2
agosto 2005 viene commercializzato
un mouse col doppio tasto per la prima volta. Il Mighty
Mouse non solo mette fine allo standard del tasto singolo (peculiarità
esclusiva di Apple), ma implementa un'ampia serie di innovazioni tecnologiche
come il tasto di scorrimento a 360° e la superficie sensibile al tocco al posto
dei tasti.
Il 7
Settembre 2005 viene presentato l'iPod
nano, nuovo modello con dimensioni ancora più piccole, e un nuovo
design ancora più elegante. Il Nano sostituisce il l'iPod
mini che esce di produzione. È disponibile in due tagli, da 2 e 4 GB
di memoria flash, al prezzo di 209 e 269 euro.
Il 12
Ottobre 2005 viene presentato l'iPod
video, nuovo modello più sottile ma con un display più grande e
capacità di riprodurre fino a 150 ore di video in formato H.264
( risoluzione 320x240 e 30fps ), oltre a 150.000 canzoni e 25.000 foto. iPod
Video sostituisce il l'iPod
tradizionale che esce di produzione. È disponibile in due formati da 30 e 60
GB.
Il 10
Gennaio 2006, al MacWorld Expo di San
Francisco, Steve
Jobs presenta una nuova serie di portatili MacBook Pro e un nuovo modello di iMac. Ambedue con
processori Dual core Intel (Intel core duo, chip Yonah), questo è il primo
preannunciato passo della Apple verso il progressivo passaggio ai processori Intel.